rendendo indispensabile l'uso di strumenti di orienta-
mento e di analisi;
2.
l'utilizzo è gratuito, sia per l'utente che effettua le
ricerche, sia per chi inserisce il proprio sito nel database.
Links e PageRank
I collegamenti tra un sito e l’altro (link o referral) sul
Web hanno un preciso valore e possono essere conside-
rati come una vera e propria pseudo-valuta.” E’ una
dichiarazione di Jill Walker, presentata durante una rela-
zione del 2002 alla Association for Computing
Machinery Hypertext Conference di Baltimora, dal tito-
lo molto significativo: “Link and Power: The Political
Economy of Linking on the Web”.
L’ipotesi (dimostrabile matematicamente) che sta alla
base dell’assunto della studiosa norvegese, è che non
tutti i nodi (e di conseguenza le pagine Web) hanno la
stessa probabilità di essere raggiunti.
Partendo da questa premessa Google ha poi messo in pra-
tica il fatto che i link possono cessare di essere semplici
collegamenti ma possono acquisire un potere di mercato.
L’algoritmo che Google ha introdotto per determinare il
peso” ovvero il valore monetizzabile di un link è noto
come PageRank.
PageRank si basa sulla matematica statistica dei primi
del Novecento e in particolare sulle formule sviluppate
da Andrej Andreevic Markov e su quelle delle matrici
non negative per calcolare, all’interno di una rete, l’im-
portanza di un nodo rispetto agli altri.
PageRank sviluppa la teoria secondo cui il numero di
link che conduce a una pagina è un modo per valutare il
valore della pagina stessa e in un certo senso la sua qua-
lità. Ma questo criterio non era di per sé sufficiente, perché
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Google Economy