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Contrasto delle frodi realizzate con utilizzo del falso plafond IVA: avvio dei controlli

Come noto, i soggetti esportatori abituali, effettuando operazioni con l’estero, maturano e costituiscono un “plafond”, che può essere utilizzato per realizzare acquisti di beni e/o servizi senza applicazione dell’IVA, previa dichiarazione d’intento.

La legge di bilancio 2021 ha introdotto un sistema di blocco automatico all’emissione di nuove dichiarazioni d’intento nel caso in cui si riscontrino irregolarità in capo al contribuente, al fine del rafforzamento del dispositivo di contrasto delle frodi realizzate con utilizzo del falso plafond IVA (art.1, c. 1079-1083, L. n. 178/2020).

In particolare, i soggetti esportatori abituali che intendono avvalersi del regime di non imponibilità IVA, previa presentazione della dichiarazione d'intento, saranno sottoposti a specifiche procedure di analisi di rischio e di controllo da parte dell’Agenzia delle entrate.

L’esito negativo dell’attività di controllo non solo comporta l’invalidazione delle dichiarazioni d’intento controllate, ma inibisce anche l’emissione di nuove dichiarazioni d’intento da parte del contribuente così come, in capo al suo fornitore, la possibilità di emettere fatture in regime di non imponibilità IVA: le fatture sono automaticamente scartate dal Sistema di Interscambio.

Le suddette attività di analisi e di controlli saranno operative a decorrere dal 1° gennaio 2022.


03/12/21