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Contributo a fondo perduto per wedding, ristorazione collettiva, discoteche e sale da ballo: restituzione dei contributi non spettanti

Come noto, con alcuni provvedimenti legislativi sono stati riconosciuti contributi a fondo perduto a favore dei soggetti operanti nei settori wedding, intrattenimento e organizzazione di feste e di cerimonie e dell’HO.RE.CA., ristorazione collettiva, nonché discoteche e sale da ballo.

In particolare, al fine di mitigare la crisi economica derivante dall'emergenza epidemiologica da COVID-19 sono stati previsti:

  • un contributo a fondo perduto a favore delle imprese operanti nei settori del wedding, dell’intrattenimento, dell’organizzazione di feste e cerimonie e del settore dell’HO.RE.CA (art. 1-ter, D.L. n. 73/202, il cd. decreto “Sostegni bis”, convertito dalla L. n. 106/2021),
  • un contributo a fondo perduto a favore delle imprese operanti nei servizi di ristorazione collettiva (art. 43-bis, D.L. n. 73/2021, il cd, decreto “Sostegni bis”, convertito dalla L. n. 106/2021),
  • un rifinanziamento del Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse a favore dei soggetti titolari di partita IVA che esercitano in modo prevalente l’attività individuata dal codice Ateco 2007 93.29.10 “Discoteche, sale da ballo, night club e simili” che, alla data del 27 gennaio 2022 risultava chiusa in conseguenza delle misure di prevenzione per evitare la diffusione dell’epidemia da “Covid-19 (art. 1, co. 1, D.L. n. 4/2022, il cd. decreto “Sostegni ter”, convertito dalla L. n. 25/2022).

L’ Agenzia delle entrate con appositi provvedimenti ha definito il contenuto informativo, le modalità e i termini di presentazione delle istanze, le specifiche tecniche e ogni altro elemento informativo per il riconoscimento dei suddetti contributi a fondo perduto.

Inoltre, si ricorda che il soggetto richiedente il contributo o il suo rappresentante è tenuto a rilasciare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà avente ad oggetto il possesso da parte del richiedente dei requisiti previsti dalla Sezione 3.1 del Temporary Framework.

Ai fini della verifica del rispetto del massimale di aiuti attualmente previsto per la predetta Sezione dalla Comunicazione della Commissione europea del 18 novembre 2021 C(2021) 8442, a seconda dell’attività esercitata dal richiedente (2.300.000 euro per gli altri settori), occorre tenere conto di tutte le misure di aiuto ascrivibili alla Sezione 3.1 del Temporary Framework, ottenute dal richiedente e dall’eventuale impresa unica di cui fa parte, alla data di presentazione della presente istanza (escluso quindi il contributo che si sta richiedendo).

Successivamente il richiedente deve verificare se in relazione agli aiuti elencati all’articolo 1, comma 13, del decreto-legge 22 marzo 2021, n.41 (c.d. regime "ombrello"), ha superato uno o più dei massimali previgenti (massimali previsti per gli aiuti ricevuti fino al 27 gennaio 2021 e massimali introdotti alla data del 28 gennaio 2021) e l’eccedenza va restituita in quanto non trova capienza negli altri massimali previgenti dalle sezioni 3.1 e 3.12 del Temporary Framework.

Per consentire la restituzione spontanea dei contributi non spettanti, e il versamento dei relativi interessi e sanzioni, tramite il modello F24 ELIDE, l’Agenzia delle entrate ha quindi istituito i codici tributo da “8146” a “8154”, per la restituzione spontanea dei contributi per wedding, intrattenimento, organizzazione di feste e di cerimonie e HO.RE.CA., per ristorazione collettiva e per discoteche e sale da ballo, oltre a interessi e sanzioni.

Nel modello F24 ELIDE i codici vanno esposti in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”, indicando:

  • nella sezione “CONTRIBUENTE”, nei campi “codice fiscale” e “dati anagrafici”, il codice fiscale e i dati anagrafici del soggetto tenuto al versamento;
  • nella sezione “ERARIO ED ALTRO”: nel campo “tipo”, la lettera “R”; nel campo “elementi identificativi”, nessun valore; nel campo “codice”, uno dei codici tributo istituiti con la presente risoluzione; nel campo “anno di riferimento”, l’anno in cui è stato riconosciuto il contributo, nel formato “AAAA”; nel campo “importi a debito versati”, l’importo del contributo a fondo perduto da restituire, ovvero l’importo della sanzione e degli interessi, in base al codice tributo indicato.

(Risoluzione dell’Agenzia delle entrate n. 36 dell’11 luglio 2022)


13/07/22