• Facebook
  • Twitter
  • YouTube
  • Linkedin

Il contributo erogato da un Comune per la riduzione della TARI concorre alla base imponibile IVA

Nella fattispecie in esame, un Comune ha applicato delle riduzioni alla TARI per alcune categorie di utenze domestiche, al fine di tener conto della minore quantità di rifiuti prodotti dalle stesse per l’emergenza sanitaria COVID-19.

L’ente locale ha riconosciuto una somma di denaro al gestore del servizio, a titolo di indennizzo stimato a copertura delle riduzioni applicate.

Secondo l’Agenzia delle Entrate, tale importo rappresenta una sovvenzione direttamente connessa con il prezzo della prestazione di servizio di cui è tenuto il gestore verso il Comune; infatti, la sovvenzione è destinata a coprire, in tutto o in parte, la perdita che il gestore dovrebbe affrontare a causa della riduzione della tariffa deliberata dall’ente locale.

Di conseguenza, la sovvenzione rientra nella base imponibile IVA (art. 13, D.P.R. n. 633/1972) dell’operazione resa dal gestore e deve essere fatturata da quest’ultimo con il meccanismo dello split payment (art. 17-ter, D.P.R. n. 633/1972) (Risposta dell’Agenzia delle Entrate n. 402 del 10 giugno 2021).


14/06/21