• Facebook
  • Twitter
  • YouTube
  • Linkedin

Congiuntura Confcommercio 9-2020

PIL MENSILE

Nel mese di agosto la produzione industriale ha avuto un significativo rimbalzo (+7,7% congiunturale al netto dei fattori stagionali) registrando un sostanziale ritorno ai livelli dello stesso mese del 2019 (-0,2% su base annua). Anche sul versante degli occupati è proseguita la fase di recupero con un +0,4% rispetto al mese precedente. Nel confronto annuo, però, il dato rimane negativo: -1,8%. Il sentiment delle imprese del commercio al dettaglio è migliorato anche nel mese di settembre (+3,3% rispetto al mese precedente), sebbene resti ancora molto lontano dai livelli pre-Covid (-9,2% la variazione tendenziale).

Considerando le variabili appena descritte, si stima per il mese di ottobre una crescita congiunturale del Pil, al netto dei fattori stagionali, dello 0,9% pari ad una riduzione tendenziale del 5,1%. Nel complesso del terzo trimestre la stima del Pil è rivista al rialzo con una crescita congiunturale del 10,6% e una riduzione del 9,3% nel confronto annuo.

 

 

ICC (INDICATORE CONSUMI CONFCOMMERCIO)

Anche i risultati di settembre 2020 dell’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) vengono pubblicati solo in forma grezza e nel confronto annuo, con un’indicazione più dettagliata degli andamenti delle diverse voci che compongono le macro funzioni di spesa. A settembre si è consolidata la fase di recupero della domanda, tendenza che continua a interessare in misura prevalente la componente relativa ai beni e in misura più specifica alcuni segmenti dei durevoli.

L’indicatore dei consumi registra, nel confronto annuo, un calo del 5,2%. Se per i beni il saldo risulta positivo per il 2,3%, per i servizi il dato permane in territorio negativo (-20,7%).

 

LE DINAMICHE TENDENZIALI

Analizzando le dinamiche tendenziali delle diverse funzioni di consumo si conferma anche a settembre un andamento sostanzialmente disomogeneo. A fronte di decisi recuperi per alcuni segmenti dei beni, soprattutto durevoli, molti settori dei servizi continuano a vivere una situazione di estrema difficoltà. Va segnalato come anche in situazioni di deciso rimbalzo della domanda (acquisti di auto da parte dei privati), la ripresa è solo riuscita ad attenuare il vuoto che si era generato nel corso del secondo trimestre. Si aggiunga, per quanto riguarda le autovetture, che gli incrementi a due cifre rilevati nel bimestre agosto-settembre sono stati sostenuti dal massiccio ricorso agli incentivi. Il mancato rifinanziamento delle misure per svecchiare il parco auto potrebbe portare a un forte ridimensionamento delle vendite nell’ultima parte dell’anno.

Ancora molto difficile risulta la situazione per molti segmenti dei servizi. In particolare, i settori più direttamente legati al turismo ed alla fruizione del tempo libero evidenziano ancora un calo dei volumi eccezionale. Su questi settori pesa, oltre alla riduzione dei consumi interni, il venir meno della domanda estera, in virtù del fatto che nei mesi di settembre ed ottobre il 60% delle presenze è rappresentato dagli stranieri.

 

PREZZI: LE TENDENZE A BREVE TERMINE DEI PREZZI AL CONSUMO

Sulla base delle dinamiche registrate dalle diverse variabili che concorrono alla formazione dei prezzi al consumo, per il mese di ottobre 2020 si stima un incremento dello 0,2% in termini congiunturali, determinato in larga parte dagli aumenti decisi per l’energia ed il gas, e una diminuzione dello 0,2% nel confronto con lo stesso mese del 2019.

 

Icona documento 'Formato PDF'Scarica il documento completo (formato PDF - 233 KB)

+ Info su:
Consumi , Crescita economica , Occupazione , PIL , Prezzi ,