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L’impatto degli aspetti sociali stanno cambiando il mer-
cato. Se la Google Economy ha creato un mercato dei
link, determinato dai motori di ricerca, sempre più
l'aspetto del coinvolgimento diretto degli utenti nella
creazione di contenuti, sta determinando un nuovo modo
di essere visibili e al centro dell'attenzione. La condivi-
sione dei contenuti si sta trasformando da fattore di
rischio a valore aggiunto e il valore del link si arricchi-
sce di una nuova linfa.
Il valore del link
Il link della Google Economy, come abbiamo detto, ha
realizzato concretamente il “mercato azionario” dell’in-
formazione in rete. Non è fuori luogo l’equazione che
Google sta all’informazione come il NASDAQ sta al
mercato azionario. La crescita economica del Web, la
creazione dell’indotto pubblicitario e dunque del marke-
ting, seppure con modalità diverse dalle tradizionali,
hanno dato respiro a quella che veniva definita la New
Economy, trasportandola fuori dalla bufera in cui era
incappata all’inizio del nuovo secolo.
Senza intraprendere qui uno studio dei numeri e delle
tendenze, è fuori di dubbio che il digitale è oggi un mer-
cato maturo, capace di creare redditività, con modalità e
strategie di mercato consolidate. La spesa pubblicitaria
mondiale nel 2008 vede un incremento straordinario del
30%
verso l'uso della rete, raggiungendo quota 44,5
miliardi di dollari e superando nell’indotto radio e affis-
sioni. Di questi, solo nel mercato americano e solo rife-
riti ai link - escludendo dunque banner e annunci -si è
raggiunta la ragguardevole cifra di 8,8 milioni di dollari.
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