• Facebook
  • Twitter
  • YouTube
  • Linkedin

Nasce Impresa Cultura Parma

Dal 30 settembre è attiva la sezione speciale ICC presso le Camere di commercio, introdotta per rendere visibile la qualifica delle imprese del comparto culturale e creativo.  

In allegato, la documentazione relativa a: 

 

Il manuale, nel dettaglio, illustra:

  • il quadro normativo (L. 206/2023 e D.M. 402/2024) e i requisiti soggettivi e oggettivi per ottenere la qualifica ICC: secondo la norma, possono iscriversi nella sezione speciale le imprese già iscritte nel registro delle imprese e i soggetti iscritti nel REA e che svolgono un’attività economica compatibile con gli ambiti culturali previsti dai decreti attuativi (e di cui alle nostre comunicazioni precedenti);

  • le modalità operative per iscrizione e cancellazione dalla sezione speciale istituita presso il Registro delle Imprese (tramite Comunicazione Unica, in via esclusiva e non contestuale alla variazione di altri dati);

  • l’uso dei moduli S5 (società/enti REA) e I2 (imprese individuali) con i nuovi riquadri dedicati;

  • la possibilità di aggiungere la dicitura “impresa culturale e creativa” o “ICC” alla denominazione sociale;

  • controlli automatici bloccanti (es. verifica codice ATECO prevalente rispetto all’elenco previsto dal decreto ministeriale) e gli aspetti sulla revoca/cancellazione (preavviso di cancellazione dalla sezione speciale da parte degli Uffici del registro delle imprese e 15 giorni per controdeduzioni da parte dell'impresa, nel caso della revoca).

 

Mazza: "Ogni euro investito ne fa 'guadagnare' due e mezzo al territorio" 

Parma, già Capitale Italiana della Cultura nel 2020, dimostra ancora una volta la propria capacità di visione e investimento nel futuro”, ha dichiarato Vittorio Dall’Aglio, Presidente di Ascom Parma –Confcommercio Imprese per l’Italia. “La cultura è un bene identitario ma anche un vero e proprio asset economico, capace di generare occupazione, impresa e innovazione. E i giovani, come rivelano i dati, ne sono i principali protagonisti: non solo come fruitori, ma anche come operatori che scelgono la cultura come ambito professionale e imprenditoriale.”

Cristina Mazza, Vice Direttrice di Ascom Parma, ha evidenziato il potenziale locale: “Sono 1090 le imprese attive a Parma e provincia nel settore cultura, costituito in larga parte  (71%) da aziende di servizi professionali alle imprese come pubbliche relazioni e comunicazione o ancora organizzazione eventi e formazione cui si aggiunge la restante parte divisa tra attività del cinema e dello spettacolo (22%) librerie e affini(4%) antiquari (2%), guide e accompagnatori turistici (1%). Un settore che “vale oro” anche in termini di indotto poiché ogni euro investito ne fa 'guadagnare' due e mezzo al territorio e che anche nel parmense ha la sua significativa ricaduta:  secondo i dati della Camera di Commercio dell’Emilia il valore del sistema produttivo culturale e creativo locale ha infatti superato i 942 milioni di euro raggiungendo il 5,5% della ricchezza complessivamente prodotta in provincia di Parma.

Fontana: "L’Emilia-Romagna si conferma regione guida per un modello che merita di essere replicato anche negli altri territori del nostro Paese" 

“L’attivazione del coordinamento Impresa Cultura Parma è un passo importante verso un nuovo protagonismo dei territori. Non è un caso che questa iniziativa nasca in una città dove la cultura è parte integrante dell’economia e della progettualità pubblica e privata. Parma è un esempio virtuoso, in cui l’alleanza tra istituzioni, imprese e comunità è storicamente radicata. L’Emilia-Romagna, più in generale, si conferma regione guida per una cultura accessibile, diffusa e di qualità – un modello che merita di essere esteso e replicato anche negli altri territori del nostro Paese”. Lo ha dichiarato Carlo FontanaPresidente di Impresa Cultura Italia-Confcommercio.

“Ospitare la nascita di Impresa Cultura Parma è motivo di grande orgoglio per il Teatro Regio, nella certezza che un'azione sempre più forte per lo sviluppo a base culturale dei territori possa contribuire alla crescita di comunità più eque, coese e consapevoli - ha commentato Luciano Messi Sovrintendente Teatro Regio - Le imprese culturali e creative, così come l'intera filiera che ruota loro attorno, rappresentano un fattore identitario e di sviluppo imprescindibile per Parma e per l'Italia tutta.”

Minghetti: "Lavoreremo per valorizzare sempre più la connessione territorio-comunità grazie al far cultura con una imprescindibile connessione nazionale"

A guidare il neonato coordinamento Impresa Cultura Parma sarà Barbara Minghetti, nominata presidentessa: curatrice di Verdi Off e dei progetti speciali del Teatro Regio di Parma, Minghetti è figura di riferimento nel panorama culturale provinciale. Al suo fianco, nel ruolo di vice presidente, Marco Bussolati, amministratore delegato di Radio Duchessa, voce e volto riconoscibile dell’emittente. Completano il gruppo direttivo, in qualità di consiglieri, Francesco Bocchi, fotografo; Elena Cordani, amministratore unico di Interlinguae e membro del Consiglio Direttivo di Federlingue; Paola Donati, direttrice di Fondazione Teatro Due e vicepresidente di Platea; Mascia Foschi, artista poliedrica, attrice, cantante e presentatrice; Giancarlo Gonizzi, libero professionista specializzato nella valorizzazione dei beni culturali e della storia d’impresa, coordinatore dei Musei del Cibo della Provincia di ParmaGiulia Muratori, libera professionista nel campo della progettazione e valorizzazione culturale; Tommaso Tomasi, presidente del Gruppo FIMA Parma e vicepresidente vicario di FIMA nazionale; Elisa Vacondio, consulente aziendale per il retail e il brand management; e Pier Evaristo Ziliotti, docente libero professionista nelle aree dell’organizzazione, dell’office automation e della cultura digitale.

“Sono onorata di presiedere questo nuovo consiglio composto da personalità con caratteristiche così diverse e preziose – ha aggiunto Barbara Minghetti la neoeletta Presidentessa di Impresa Cultura Parma - Mai come adesso l’impresa cultura rappresenta un fattore determinante per la crescita la consapevolezza l’unione delle nostre comunità. Cultura vuole dire relazione, relazione in senso molto ampio, dal reparto produttivo e di accoglienza, alla formazione e istruzione, all’inclusione e alla partecipazione, alla valorizzazione dei luoghi storici e nuovi, dal supporto alle amministrazioni per un lavoro di comunità quanto mai necessario oggi. Lavoreremo per valorizzare sempre più questa connessione territorio/comunità grazie al far cultura con una imprescindibile connessione nazionale.”

 

 


Diventa Socio
Ricevere news da Asseprim