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Osservazioni sul nuovo registro pubblico delle opposizioni

 

Il nuovo intervento normativo (DPR 26/2022) non introduce un nuovo modello di funzionamento e gestione del Registro Pubblico delle Opposizioni e continua a mantenere molte delle precedenti inefficienze.

In sostanza, parlare di “nuovo” Registro è sbagliato.

Il Registro delle Opposizioni è uno strumento che non è riuscito nel suo scopo. Esso non ha garantito e non garantirà alcuna reale tutela ai consumatori. Anche con il Registro pienamente attivo i consumatori continueranno a ricevere molte chiamate indesiderate sia su fisso che su mobile da operatori esteri con numeri non rintracciabili e che il Registro non può fermare.

Nello specifico:

  • penalizza fortemente le attività delle imprese operanti nel contact outsourcing, i call center e le imprese affini operanti nell’originazione e gestione dei contatti, come list provider e comparatori;
  • non porta reali vantaggi all’utente iscritto, che continuerà a ricevere chiamate da operatori esteri che non rispettano le norme sul Registro Pubblico delle Opposizioni;
  • non tiene conto delle attuali prassi di mercato e contrattuali che delegano la gestione dei contatti a soggetti specializzati, che si fanno carico anche di consultare il Registro delle Opposizioni.