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Istruzioni Inps per l’esposizione nell’Uniemens dell’indennità una tantum per i lavoratori dipendenti

L’Inps, con messaggio n. 2397 del 13 giugno c.a., fornisce indicazioni per l’esposizione del credito dovuto all’erogazione dell’indennità una tantum per i lavoratori dipendenti, da parte dei datori di lavoro, sul flusso Uniemens, previsto dall’articolo 31, comma 1, del D.L. n. 50/2022 (c.d. decreto “Aiuti”).

 

Al momento, le istruzioni riguardano solo i dipendenti mentre con successiva circolare l’Istituto fornirà indicazioni sui casi di erogazione diretta, di propria competenza, dell’una tantum (articolo 32, D.L. n. 50/2022).

 

L’articolo 31, del citato decreto, disciplina il riconoscimento, con la retribuzione erogata nel mese di luglio 2022, di un’indennità una tantum, pari a 200 euro, in favore dei lavoratori dipendenti, esclusi quelli domestici, che abbiano beneficiato, nel primo quadrimestre 2022, per almeno una mensilità, dell’esonero contributivo (0,8 punti percentuali sulla quota dei contributi previdenziali IVS) previsto dalla Legge di Bilancio 2022 (L. n. 234/2021, art.1, c. 121).

 

Tale indennità è riconosciuta automaticamente dai datori di lavoro, previa acquisizione di una dichiarazione del lavoratore sulla non titolarità di uno o più prestazioni disciplinate dall’articolo 32, commi 1 e 18, del D.L. n. 50/2022, ossia le indennità una tantum previste per i pensionati e per i nuclei beneficiari del reddito di cittadinanza.

 

L’indennità, che spetta una sola volta, anche qualora il lavoratore risulti titolare di più rapporti di lavoro, non è cedibile, né sequestrabile o pignorabile e non costituisce reddito ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali.

 

Pertanto, il lavoratore, laddove titolare di più rapporti di lavoro, potrà chiedere il pagamento dell’indennità una tantum a un solo datore di lavoro, dichiarando a quest’ultimo di non avere fatto analoga richiesta ad altri datori di lavoro.

 

Nell’ipotesi in cui dovesse risultare, per il medesimo lavoratore dipendente, che più datori di lavoro abbiamo compensato la predetta indennità una tantum di 200 euro, l’Istituto comunicherà, a ciascun datore di lavoro interessato, la quota parte dell’indebita compensazione effettuata, per la restituzione all’Istituto e il recupero verso il dipendente, secondo le istruzioni che verranno fornite con successivo messaggio.

 

L’importo indebitamente riconosciuto al lavoratore, ai fini del recupero, sarà suddiviso in parti uguali tra i diversi datori di lavoro interessati alla restituzione.

 

Il credito maturato per effetto dell’erogazione dell’indennità una tantum è compensato attraverso la denuncia contributiva di competenza del mese di luglio 2022 (D.L. n. 269/2003, articolo 44, comma 9).

 

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14/06/22