Adempimento collaborativo: un nuovo servizio web per i contribuenti
Si ricorda che l’istituto dell’adempimento collaborativo (D. lgs. n. 128/2015) è stato concepito con l’obiettivo principale di instaurare un rapporto di fiducia tra contribuente e Amministrazione, in un’ottica di prevenzione del rischio fiscale attraverso un’interlocuzione congiunta delle due parti su elementi di fatto.
Il regime è riservato ai soggetti residenti e non residenti (con stabile organizzazione in Italia) che realizzano un volume di affari o di ricavi non inferiore a 750 milioni di euro. La soglia si abbasserà a 500 milioni di euro per gli anni 2026 e 2027, fino a scendere a 100 milioni di euro a partire dal 2028.
Per i contribuenti che aderiscono al suddetto regime di adempimento collaborativo l’Agenzia delle entrate mette a disposizione, nell’area riservata del sito istituzionale delle Entrate, un nuovo servizio web “Regime adempimento collaborativo”, che semplifica l’inserimento, la gestione e la consultazione dei documenti relativi a questo regime.
In primo luogo, l’utente può scaricare i modelli da utilizzare per redigere la mappa dei rischi e dei controlli fiscali, la quale, per i processi aziendali e per ogni attività di cui questi si compongono, ha lo scopo di evidenziare il valore economico delle attività in cui si scompone il processo, i rischi fiscali associati, la loro rilevanza ai fini del raggiungimento degli obiettivi aziendali e i relativi controlli.
Ad oggi è disponibile il modello standardizzato di mappa dei rischi per il settore industriale.
Inoltre, dopo le verifiche eseguite con esito positivo dal sistema, il contribuente può caricare la mappa compilata.
È possibile caricare anche ulteriori documenti che riguardano il regime di adempimento collaborativo, come ad esempio il corpus normativo interno del Tax control framework (il Tax control model, la Strategia fiscale, eccetera), la relazione agli organi di gestione prevista dall’articolo 4 del Dlgs n. 128/2015 e le certificazioni disposte dal comma 1-bis del medesimo articolo del decreto.
Il servizio prevede anche la possibilità di consultare e all’occorrenza aggiornare i documenti di pertinenza.
(Comunicato stampa dell’Agenzia delle entrate del 23 gennaio 2025)
24/01/25