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Controlli automatizzati: istituiti i codici tributo per i versamenti parziali

Come noto, l'Erario procede alla liquidazione delle imposte, dei contributi e dei premi dovuti, nonché dei rimborsi spettanti in base alle dichiarazioni presentate dai contribuenti e dai sostituti d'imposta (art. 36-bis, D.P.R. n. 600/1973).

Ciò è effettuato esclusivamente sulla base dei dati e degli elementi direttamente desumibili dalle dichiarazioni presentate e di quelli in possesso dell'anagrafe tributaria.

L’Agenzia delle Entrate ha istituito i codici tributo per il versamento tramite il modello F24 delle somme dovute a seguito delle comunicazioni inviate ai sensi del citato art. 36-bis, D.P.R. n. 600/1973.

I codici sono riportati in formato tabellare e per agevolare i contribuenti a individuare l’esatta codifica, in corrispondenza dei codici tributo di nuova istituzione (prima colonna), è riportato il codice tributo già istituito (seconda colonna), utilizzato per il versamento spontaneo.

I codici istituiti sono utilizzati se il contribuente, destinatario della comunicazione inviata, non intenda versare l’importo complessivamente richiesto, riportato nel modello di pagamento F24 precompilato allegato alla comunicazione, ma ne intenda versare solo una quota.

In tal caso, deve essere predisposto un modello F24 nel quale i codici istituiti sono esposti nella sezione “Erario”, esclusivamente in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”, riportando anche, nei campi specificamente denominati, il codice atto e l’anno di riferimento (nel formato “AAAA”) reperibili all’interno della stessa comunicazione

(Risoluzione dell’Agenzia delle entrate n. 9 del 20 febbraio 2023)


27/02/23