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Messa a disposizione di spazi per la campagna vaccinale: aliquota IVA “zero” con diritto alla detrazione

Come noto, la legge di bilancio 2021 (art. 1, co. 453, L.  n. 178/2020), in recepimento della direttiva 2020/2020/Ue, prevede l’“aliquota zero” per le cessioni di vaccini contro il COVID-19, autorizzati dalla Commissione europea o dagli Stati membri, e le prestazioni di servizi strettamente connesse a tali vaccini.

L’agevolazione è prevista fino al 31 dicembre 2022.

Nella fattispecie in esame, un’impresa proprietaria di un polo fieristico ha concesso in uso a un’azienda ospedaliera una porzione delle proprie aree espositive per consentire la campagna vaccinale, garantendo anche l’allestimento degli spazi e alcuni servizi accessori compresi nel corrispettivo unico (es. allacciamenti elettrici e idrici, condizionamento, assistenza tecnica agli impianti, sorveglianza).

Secondo l’Agenzia delle entrate, tra le prestazioni di servizi “strettamente connesse” ai vaccini anti COVID-19 rientrano anche quelli consistenti nella concessione di aree allestite per lo svolgimento della campagna di vaccinazione.

Tali prestazioni, dunque, beneficiano dell’esenzione IVA, pur consentendo al prestatore l’esercizio del diritto alla detrazione dell’imposta assolta “a monte”.

Si precisa che eventuali “servizi extra”, non compresi nel suddetto corrispettivo unitario, potranno beneficiare dell’agevolazione purché rispettino le finalità evidenziate (Risposta dell’Agenzia delle entrate n. 548 del 18 agosto 2021).


31/08/21