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Split payment: autorizzato il rinnovo fino al 30 giugno 2026

Come noto, per le operazioni effettuate nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni (P.A.), degli enti e delle società ivi contemplate, l'IVA, applicata dal cedente o prestatore sulla fattura, è versata all'Erario direttamente dal cessionario o committente (art. 17-ter, D.P.R. n. 633/1972).

Per le cessioni e prestazioni nei confronti della P.A., la disciplina si applica sia nell'ipotesi in cui la P.A. operi nell'ambito della propria attività istituzionale, sia nell'ipotesi in cui operi nell'esercizio di attività d'impresa.

Il meccanismo dello split payment si applica alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi rilevanti ai fini IVA, documentate mediante fattura (circ. AE n. 1/2015).

Il meccanismo era già stato autorizzato con decisione di esecuzione 2017/784 del Consiglio Ue e successivamente modificata con decisione di esecuzione 2020/1105 del Consiglio Ue.

In data 30 giugno 2023 era scaduta l’autorizzazione unionale concessa all’Italia in materia di split payment.

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 27 luglio 2023 (L 188) è stata pubblicata la decisione del Consiglio dell’Ue n. 1552 del 25 luglio 2023 che autorizza l’Italia a continuare a prevedere il meccanismo dello split payment sino al 30 giugno 2026.

La decisione si applica con effetto dal 1° luglio 2023; pertanto, è stata garantita la continuità giuridica della misura.


01/08/23