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Start up innovative in forma di srl: annullato dal Consiglio di Stato il Decreto attuativo che consentiva la costituzione con modalità informatica senza atto pubblico

Il Consiglio di Stato – riformando in parte la sentenza del TAR Lazio n. 10004/2017 – ha annullato il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 17 febbraio 2016 che consentiva di avviare le start up innovative in forma di s.r.l. mediante la sottoscrizione con firma digitale di statuto e atto costitutivo, redatti in modalità esclusivamente informatica (ovvero senza atto pubblico), secondo un modello uniforme adottato con decreto dello stesso Ministero, con relativa iscrizione nella apposita sezione speciale del registro delle imprese.

 

I Giudici amministrativi, infatti, hanno ritenuto che il Decreto ministeriale sia illegittimo, in particolare perché:

prevedendo quale unica possibilità di redazione dell'atto costitutivo e dello statuto delle società suddette quella "esclusivamente informatica", esclude illegittimamente la modalità basata sulla redazione per atto pubblico;

ha illegittimamente ampliato l'ambito dei controlli dell'Ufficio del Registro delle Imprese, senza un'adeguata copertura legislativa che autorizzasse tale innovazione;

in assenza di un'idonea copertura legislativa, l'iscrizione alla sezione ordinaria – in caso di cancellazione dalla sezione speciale per motivi sopravvenuti – può permanere solo se la società possieda i requisiti di forma e di sostanza di una comune s.r.l, ovvero solo se sia stata costituita con atto pubblico (tale censura era già stata accolta in 1° grado).

 

Il testo della sentenza del Consiglio di Stato n. 2643/2021 è disponibile presso la Segreteria


13/04/21