Misery Index Confcommercio n. 11-2025
Il MIC di novembre 2025 sale, secondo la prima stima, a 10, due decimi in più su ottobre. Il dato dell’ultimo mese è in linea con la tendenza alla stabilizzazione dell’indicatore registrata nell’ultimo anno. La stima di novembre è sintesi di un lieve aumento sia dell’inflazione per i beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto (2,2% dal 2,1% di ottobre) sia del tasso di disoccupazione esteso salito al 6,7%.
Sul versante del mercato del lavoro è attesa, a novembre, una sostanziale stabilizzazione del numero di occupati associata ad un lieve incremento delle persone in cerca di lavoro, dinamiche che lascerebbero inalterato al 6% il tasso di disoccupazione ufficiale. Sul versante delle unità di lavoro standard (Ula) destagionalizzate, interessate dalle diverse forme d’integrazione salariale (CIG e FIS), si conferma una situazione di scarsa dinamicità con un tasso di disoccupazione esteso stimato attestarsi al 6,7% in modesta risalita su ottobre.
Secondo le prime indicazioni a novembre 2025 l’inflazione dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto è salita al 2,2%. Il dato riflette essenzialmente la tendenza all’aumento dei prezzi dei carburanti, ma tale dinamica sembra essere già rientrata. Non si modifica, in ogni caso, il quadro d’insieme caratterizzato dalla stabilizzazione dell’inflazione su valori storicamente contenuti. In un contesto in cui anche gli aggiustamenti sul versante del mercato del lavoro dovrebbero assumere dimensioni marginali, si conferma l’attesa del permanere, nel breve periodo, dell’area del disagio sociale sui valori attuali. Le possibilità di una sua riduzione sono legate alla conferma degli incoraggianti segnali di miglioramento provenienti dal mondo delle imprese. Il recupero dell’attività economica potrebbe determinare, già nel corso del primo trimestre del 2026, una maggiore tonicità del mercato del lavoro con effetti positivi anche sull’area del disagio sociale.
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